Con l’arrivo dell’estate e l’aumento dell’irraggiamento solare, l’uso degli occhiali da sole diventa una prassi quotidiana. Ma ciò che dovrebbe essere una misura di protezione si trasforma spesso in una minaccia silenziosa per la salute visiva, quando si ricorre a prodotti privi delle necessarie certificazioni di sicurezza.
Molti consumatori, attratti da prezzi particolarmente bassi, acquistano occhiali da sole presso bancarelle, mercatini o canali online non autorizzati. Il rischio è altissimo: lenti scure non certificate possono amplificare i danni oculari anziché prevenirli. L’effetto è paradossale quanto pericoloso: la scarsa qualità ottica induce una dilatazione pupillare (midriasi) che, in assenza di filtri UV efficaci, aumenta l’esposizione della retina alle radiazioni ultraviolette.
Le evidenze scientifiche parlano chiaro. L’esposizione prolungata e non schermata ai raggi UV può provocare:
Fotocongiuntivite e fotoceratite, infiammazioni acute causate da irradiazione intensa, simili a ustioni superficiali della superficie oculare;
Cataratta precoce, legata a danni cumulativi al cristallino;
Maculopatie fotoindotte e retinopatie solari, patologie degenerative potenzialmente irreversibili, localizzate nella zona della visione centrale.
In Europa, gli occhiali da sole sono regolati dal Regolamento (UE) 2016/425, che li classifica come Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) di categoria I. Affinché siano considerati sicuri, devono:
recare il marchio CE impresso in modo indelebile;
indicare la categoria del filtro solare (da 0 a 4), in conformità con la norma EN ISO 12312-1:2013+A1:2015, che definisce i livelli di assorbimento e la destinazione d’uso;
offrire la protezione UV400, che assicura il blocco completo delle radiazioni ultraviolette fino a 400 nanometri (inclusi UV-A e UV-B).
Un inganno molto diffuso è la presenza del marchio “CE” falsificato, che non indica “Conformità Europea” ma “China Export”. Sebbene visivamente simile al marchio ufficiale, questo simbolo ha uno spazio ridotto tra le lettere e non certifica alcun rispetto delle normative UE. Si tratta di una strategia ingannevole che può trarre in errore i consumatori, facendo sembrare regolare un prodotto in realtà privo di controlli e requisiti di sicurezza.
Acquistare un occhiale da sole conforme significa scegliere un dispositivo testato per qualità ottica, resistenza meccanica e capacità filtrante. Al contrario, un prodotto non certificato non fornisce alcuna garanzia e può causare danni gravi nel tempo, pur sembrando esteticamente simile.
La salute visiva è una risorsa delicata e non rigenerabile. È indispensabile:
rivolgersi esclusivamente a ottici professionisti o rivenditori autorizzati;
richiedere la documentazione tecnica o la dichiarazione di conformità del prodotto;
diffidare di occhiali venduti a pochi euro, senza tracciabilità né informazioni verificabili.
Oltre alla responsabilità individuale, è necessario rafforzare le attività di controllo da parte delle autorità pubbliche. In particolare, le ASP (Aziende Sanitarie Provinciali), in collaborazione con la Guardia di Finanza e gli organi doganali, dovrebbero intensificare la vigilanza sui prodotti importati e distribuiti illegalmente sul territorio nazionale.
Sottovalutare la protezione visiva equivale a compromettere la salute degli occhi nel lungo termine.
Scegliere un occhiale da sole certificato non è solo un gesto di buon senso, ma un atto concreto di prevenzione oculare.
