venerdì, Luglio 18, 2025
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Roma, Camera dei Deputati: presentata l’iniziativa catanese che da 10 anni offre mammografie gratuite per donne 40/49 anni

“Informazione e prevenzione per la lotta contro il tumore al seno”: questi gli obiettivi, presentati a Roma alla Camera dei Deputati, di “Maggio in…forma”, iniziativa che da dieci anni a Catania promuove la prevenzione per le donne tra i 40 e i 49 anni, attualmente non coperte dal servizio sanitario della Regione Siciliana.
Presenti all’incontro l’onorevole Simona Loizzo, presidente dell’intergruppo parlamentare “Nuove frontiere terapeutiche dei tumori alla mammella” e componente della XII commissione Affari sociali della Camera, la vicepresidente della “Fondazione Etica & Valori Marilù Tregua” Raffaella Tregua, la presidente nazionale Andos Flori Degrassi, la presidente di Andos Catania e direttrice dell’U.O.C. di Chirurgia generale a indirizzo senologico multidisciplinare dell’ospedale Cannizzaro di Catania Francesca Catalano, la vicepresidente di Andos Catania e professoressa ordinaria dell’Università degli Studi di Catania Pina Travagliante, l’oncologo e volontario di Andos Catania Placido Amadio, la prof.ssa Patrizia Seminerio.
A moderare l’incontro, in maniera impeccabile, la giornalista Sarah Donzuso che nell’aprire i lavori ha sottolineato che sia l’Andos nazionale che il Comitato di Catania da parecchi anni hanno avanzato la proposta che venga abbassata l’età di prevenzione gratuita in tutta Italia, “almeno dai 45 anni in su”, nel rispetto dei principi dell’equità e dell’eguaglianza.
Ad aprire il dibattito l’onorevole Loizzo: “Molto lavoro va fatto sulla prevenzione del tumore al seno. Prima di tutto è necessario estendere lo screening – ha sottolineato – serve quindi un investimento importante da parte del Fondo sanitario nazionale. In Italia solo il 50% delle donne aderisce allo screening e c’è una disomogeneità notevole tra le varie regioni italiane. Questo dipende anche dalle modalità di reclutamento: basta con le lettere via posta, bisogna esortare le pazienti da remoto, attraverso chat WhatsApp ed email”. L’on. Loizzo ha poi approfondito il tema che riguarda la tempestività nella ricezione dei farmaci: “L’Italia è solo al dodicesimo posto per quanto riguarda la rapidità: l’arrivo dei farmaci salvavita deve essere veloce. Il tumore al seno è una malattia cronica, non si muore in un anno ma si sopravvive. La qualità della vita delle sopravvissute deve essere la stessa delle donne sane”.
A lei ha fatto eco la presidente di Andos Catania, Francesca Catalano: “Nelle regioni del sud e in Sicilia in particolare, il 50% di adesione allo screening scende al 30%. In alcune province, per esempio Enna, la percentuale è un po’ più alta: forse nelle province più piccole si lavora meglio. Le città metropolitane invece hanno tante difficoltà. Nei nostri ambulatori vediamo sempre più casi di carcinomi alle mammelle in stato avanzato: questo rappresenta un problema, oltre che dal punto di vista emozionale, anche da quello economico. Quanto spende lo Stato per curare una donna che è in una fase avanzata di malattia? Quanto potremmo risparmiare, invece, se invitassimo le donne, a tappeto, a fare prevenzione? Una cosa è scoprire un tumore avanzato, un’altra è scoprirlo quando ancora è di pochi millimetri. In quest’ultimi casi spesso e volentieri non c’è bisogno neanche di chemioterapia e possiamo offrire delle cure che consentono alla donna di continuare a lavorare”. Anche l’oncologo Placido Amadio ha sottolineato che la parola d’ordine è una sola: prevenzione. Scoprire un tumore quando è ancora piccolo e localizzato permette interventi meno invasivi e cure più efficaci. In molti casi, la diagnosi precoce fa la differenza tra una malattia curabile e una molto più difficile da trattare. Anche se l’oncologia ha fatto grandi passi in avanti, un conto è curare un tumore di pochi millimetri, un conto è trattare un tumore avanzato: il che ha una forte incidenza sulla qualità della via. “Per questo motivo – ha dichiarato Raffaella Tregua – dieci anni fa abbiamo deciso, insieme alla presidente di Andos Catania, di attivare un programma di screening mammografici gratuiti dedicati alle donne tra i 40 e i 49 anni. In questi anni abbiamo attuato 3.500 mammografie e abbiamo riscontrato 66 casi di tumori principalmente nella fascia d’età 40-42. E nell’87% dei casi si è verificata una completa guarigione”.
Nel corso dell’incontro è stato presentato il libro “La porta socchiusa” che raccoglie tredici storie di donne operate al seno. La prof.ssa Pina Travagliante ha sottolineato che “uno dei meriti della narrazione consiste nel far conoscere la realtà dei servizi sanitari, nell’identificare difficoltà e lacune, nell’offrire informazioni per incidere sui servizi e su chi li eroga. “La Porta socchiusa” è la testimonianza dell’efficacia della medicina narrativa e offre una rappresentazione narrativa dell’angoscia di fronte a una diagnosi di cancro e della difficoltà di affrontare il decorso post-operatorio. Nei nostri laboratori di Medicina narrativa, la scrittura si confronta con la sofferenza, la accoglie e la rilancia come possibilità. Le parole diventano strumenti per disinnescare traumi e frantumare le angosce, strumenti per riconoscersi nelle differenze e nelle cicatrici del proprio corpo, dispositivi per costruire uno spazio comune”. Il libro – ha concluso Pina Travagliante – “contiene un messaggio forte sulla necessità della prevenzione nella speranza che passi l’emendamento, arenato nella Commissione bilancio del Senato, che prevede l’abbassamento dell’età a 45 anni dello screening gratuito”.
A concludere i lavori sono state la presidente nazionale Andos Flori Degrassi e la prof.ssa Patrizia Seminerio che hanno ribadito la necessità di estendere la cultura della prevenzione e di abbassare in tutte le regioni a 45 anni l’età dello screening senologico gratuito perché le evidenze scientifiche dimostrano che si è abbassata l’età in cui ci si ammala di un tumore al seno. In particolare la prof. Seminerio, che ogni anno organizza il Premio “Agata come Noi: il coraggio delle donne”, ha letto un brano, tratto da “La porta socchiusa”, facendo emozionare e commuovere il pubblico.

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