venerdì, Marzo 21, 2025
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Codacons chiede al Ministro invio ispettori e indagine sui ritardi degli esami istologici nell’isola

La sanità siciliana è al collasso e il caso dell’Asp di Trapani, dove risultano oltre 3.300 esami istologici ancora da refertare, è solo la punta dell’iceberg di una gestione sanitaria che mette a rischio la salute dei cittadini. Di fronte a questa situazione gravissima, il Codacons Sicilia ha chiesto ufficialmente al ministro della Salute, prof. Orazio Schillaci, l’invio immediato degli ispettori ministeriali in Sicilia per accertare responsabilità e verificare il rispetto dei diritti dei pazienti.
L’associazione ha inoltre chiesto una verifica immediata sui tempi di attesa per i referti istologici in tutte le strutture sanitarie siciliane, per valutare se si tratti di un problema diffuso e sistemico, e non limitato alla sola provincia di Trapani. Il rischio è che migliaia di cittadini attendano per mesi diagnosi fondamentali per la loro salute, con conseguenze potenzialmente gravissime.
“Un ritardo nella consegna di un referto istologico può trasformare una diagnosi curabile in una condanna – denuncia Bruno Messina, vicepresidente Codacons Sicilia. Parliamo di tempi d’attesa inaccettabili, che possono compromettere la possibilità di cure tempestive per centinaia di pazienti.”
Alla luce dell’emergenza, sabato prossimo si terrà un vertice straordinario tra le principali associazioni che si battono per il diritto alla salute: Associazione Italiana per i Diritti del Malato e del Cittadino – Articolo 32/97, Codacons Sicilia, Orion, Movimento “Diritto alla Cura”, Lega Difesa del Cittadino (LDC) e Comitato Vittime Sanità Siciliana.
L’incontro sarà presieduto da Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons, e servirà a definire azioni legali e istituzionali per difendere i diritti dei pazienti siciliani e denunciare le responsabilità di questa drammatica situazione.
Oltre alla richiesta di ispezioni ministeriali, il Codacons Sicilia invoca l’intervento della Magistratura, affinché accerti eventuali responsabilità amministrative e gestionali che hanno portato al blocco della refertazione di migliaia di esami istologici.
“Non siamo di fronte a un semplice disservizio, ma a una violazione del diritto alla salute sancito dalla Costituzione– afferma Tanasi. La Sicilia merita una sanità efficiente, non una burocrazia che mette a rischio la vita delle persone. Per questo, siamo pronti a portare il caso davanti alle autorità competenti.”

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