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lunedì, Ottobre 7, 2024
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Lucio Di Mauro racconta il Congresso nazionale di Medicina Legale che si terrà a Catania a giugno

Lucio Di Mauro è medico legale, segretario nazionale della Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni e delle Scienze Forensi e Criminalistiche (SIMLA) e presidente, assieme alla professoressa Antonella Agodi, del prossimo Congresso nazionale che si terrà a Catania dal 6 all’8 giugno (qui il programma) con una giornata preliminare e formativa, il 5 giugno, dedicata ai workshop gestiti dai Gruppi Scientifici legati a SIMLA. Abbiamo parlato col dott. Di Mauro per esplorare i punti più significativi del prestigioso appuntamento catanese che emerge come l’evento più importante del biennio per la medicina legale nazionale.

Premessa geografica doverosa. Gli ultimi quattro congressi nazionali sono stati a Roma, Verona e Bari – inclusa un’edizione in digitale in quanto verificata durante la pandemia -, cosa ha inciso sulla scelta di Catania?

 Il Congresso nazionale della Società Scientifica torna finalmente in Sicilia dopo oltre trent’anni e per la prima volta a Catania. Si tratta di una scelta ponderata, fortemente voluta dal consiglio direttivo che infatti ha scelto la nostra città in maniera unanime. C’è l’idea di voler lanciare un messaggio chiaro alla comunità scientifica: dallestremo sud del territorio nazionale vogliamo articolare un segnale di unità della disciplina medico legale nazionale in questo virtuoso assetto associativo che vede l’intima connessione tra lAccademia e le diverse anime della professione medico legale.

Cominciamo dal tema del Congresso: “La Medicina Legale, un ponte verso il futuro della Sanità italiana”.

 La medicina legale moderna è strategica per l’intera sanità italiana, pertanto pensiamo che possa costituire quell’elemento di raccordo trasversale alle varie discipline, proprio perché la nostra azione si colloca in quella delicata e complessa area in cui convergono biologia e diritto e che riguarda tutti, sanitari e cittadini. Un rapporto, quest’ultimo, che deve essere gestito a partire da un contributo tecnico scientifico che solo un professionista di medicina legale è nelle condizioni di poter fornire. In tal senso, pensiamo di poter fare da ponte perché vogliamo condurre la sanità italiana verso una gestione quanto più etica, efficiente e accurata possibile. Inoltre, siamo pronti ad accogliere, in un’epoca in cui l’IA sta entrando prepotentemente in tutti i campi, le sfide avanguardistiche della disciplina, declinando l’esperienza dell’intelligenza artificiale, tra gli altri, nei campi dell’identificazione forense, senza dimenticare le insidie che le nuove tecnologie pongono al medico legale e ai sanitari in generale, anche sul fronte dell’errore medico.

A questo proposito c’è grande attesa per alcuni momenti specifici dell’evento, in particolare proprio sul fronte della responsabilità sanitaria.

 La problematica della colpa professionale sanitaria è stata presa notevolmente in considerazione dallattuale governo anche in termini di contributo integrato scientifico di dottrina medico-legale con una commissione ministeriale specifica, dedicata allanalisi dellattuale quadro normativo e giurisprudenziale, e finalizzata alla discussione di limiti e criticità per proporre un dibattito in materia di possibili prospettive di riforma.

La medicina legale è sempre più protagonista della contemporaneità, con la sua presenza negli scenari più delicati: dai casi di cronaca nera, alle catastrofi umanitarie. Cosa avete previsto per approfondire questi argomenti?

 Come SIMLA siamo da sempre in prima linea nella sensibilizzazione dei colleghi e delle istituzioni sul ruolo che i medici legali, anche in un’ottica europea, possono rivestire negli scenari internazionali di emergenza, i cosiddetti mass disaster. Non a caso, proprio due anni fa, come SIMLA, nel corso del Congresso di Bari, avevamo lanciato la proposta di un team internazionale di medici legali per approfondire la situazione, in termini di potenziali crimini di guerra, in Ucraina e poi ancora abbiamo evidenziato la necessità della strutturazione dei medici legali nell’ambito degli interventi di protezione civile. Del resto i nostri colleghi sono già in prima linea quando si tratta del riconoscimento dei migranti morti nel Mediterraneo, nei teatri di guerra e anche nei disastri naturali, ma occorrono anche delle organizzazioni più specifiche. A Catania è prevista una sessione specifica sulla guida delle maxi-emergenze e dei disastri col coinvolgimento di tutte le figure professionali, sanitarie e di altri ambiti, che devono operare nella gestione drammatica dei primi momenti dellidentificazione dei cadaveri o dei resti umani, tanto in termini forensi quanto in termini etici e sociali.

Altro tema scottante riguarda il mondo delle carceri e il ruolo del medico legale che più volte è stato chiamato in causa nella gestione del detenuto.

 Sarà uno dei momenti più significativi del Congresso e vedrà l’approfondimento, grazie alla presenza di prestigiosi e autorevoli ospiti, della tutela del diritto alla salute dei detenuti ma anche di minori e di vigilanza sulle prestazioni dei livelli sanitari di assistenza nelle carceri italiane.

La Medicina legale è ormai in prima linea anche sul fronte della prevenzione.

Al Congresso svilupperemo una serie di temi che s’incrociano col discorso preventivo. Dalle ICA, le infezioni correlate all’assistenza, e al ruolo che può giocare una corretta prevenzione alla figura del medico competente anche nel quadro degli infortuni sul lavoro.

Il Congresso vanta un programma che, per ospiti e appuntamenti, è davvero vasto e complesso. Si prevedono argomenti di grande interesse anche per il pubblico dei non addetti ai lavori, ma ci sono anche dei momenti più specifici dell’ambito medico legale. Vuole elencarcene qualcuno?

 Parleremo dei temi della valutazione del danno non patrimoniale e delle sue declinazioni, ma anche di infezioni ospedaliere, dando ampio spazio al miglioramento del dialogo tra giudice e medico legale, nonché al sistema di tutela globale e integrata dei lavoratori infortunati o affetti da malattie professionali. Spazio alle ultime novità sulla disabilità, anche perché nelle scorse settimane è stato approvato il decreto legislativo di attuazione della legge delega sulla disabilità. La chiusura è affidata a un fiore all’occhiello della nostra azione SIMLA: la consensus conference sul macrodanno.  

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